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Aborti Spontanei – Diagnostica E Trattamento

L’incidenza dell’aborto spontaneo è abbastanza alta. La definizione dell’aborto ripetuto ha a che fare per lo più con la possibilità di essere individuata la causa, alla quale può essere applicata una terapia, che con un numero. Di conseguenza è statisticamente plausibile che una donna possa avere anche più di uno. Alcuni anni fa, quando le cause dell’aborto erano poco conosciute era pratica comune di non effettuare nessun’indagine prima l’avvenimento di sei aborti consecutivi. Oggi al contrario il controllo si considera d’obbligo dopo i due aborti spontanei consecutivi (aborto abituale).

Cause dell’aborto.

La maggior parte degli aborti rappresenta un cosiddetto “controllo di qualità”. L’embrione dovrebbe accontentare una serie di condizioni e se fallisce allora viene “espulso”. Inoltre esiste una serie di patologie o anche condizioni della madre le quali possano provocare l’aborto spontaneo e sono le seguenti: -Cause infettive come il vaiolo o la “brucella abortus” rare ormai nei nostri giorni erano incolpate di aborti spontanei. Inoltre malattie infettive intense come malaria, rosolia, listeriosi ecc.. è possibile di provocare l’aborto in seguito però l’organismo della madre produrrà degli anticorpi è diventerà immune impedendo la ripetizione dell’aborto per identica causa. Le malattie infettive come casi di aborto non si studiano al fondo se non si è esposti in malattia o senza la presenza di sintomi.

Anomalie genetiche

Il più comune difetto genetico è rappresentato da anomalie cromosomiche numeriche o strutturali. L’anomalia numerica in assoluto più frequente è la trisomia 21 (cromosoma 21 sopra-numerario, Sindrome di Down). Anomalie genetiche possono riguardare anche singoli o multipli geni (unità di base dei caratteri ereditari). Nelle anomalie genetiche si attribuisce il 15% degli aborti abituali. Anomalie cromosomiche importanti si possono trovare durante l’esaminazione dell’embrione dopo l’evacuazione dei materiali di fecondazione (ERPC) o durante l’esame del sangue di entrambi i genitori. Anomalie genetiche che sono causate da ulteriori mutazioni dei geni possono essere esaminate da un genetista esperto.

Cause anatomiche

Per concepire una femmina, l’utero, le ovaie e le tube di Falloppio devono essere regolari, una malformazione della cavità uterina e possibile che impedisca l’impianto dell’embrione. Inoltre un polipo può agire come una specie di spirale anticoncezionale. Un diaframma nell’utero (un “muro” nel mezzo, come il diaframma nasale) può disturbare la circolazione sanguigna avendo come risultato la cattiva alimentazione dell’embrione. Un tessuto fibroso sotto la superficie endometriale potrebbe avere lo stesso ruolo. Inoltre l’esistenza di un utero bicorne (si chiama cosi perché ha “due” cornee) può essere una causa d’infertilità. L’utero e composto da due tubi che in alcuni casi non risultano connessi correttamente.

Questo, spesso ha come effetto gravidanze, che durano di più del solito, a causa della “cornea” dell’utero che si estende ulteriormente in ogni gravidanza. Le cause anatomiche possono essere verificate con un semplice esame che può essere effettuato nel Centro Fertilità di Creta. Un isterosalpingografia (HSG) e una tecnica radiologica che permette l’accertamento di “canalizzazione” del collo uterino fatto che conferma l’infertilità come anche il diaframma in precedenza riferito o l’utero bicorne. Di solito e approccio saggio anche l’ispezionare della cavità uterina tramite l’isteroscopia.

Cause ormonali

Il sistema endocrino femminile dovrebbe essere in perfetto equilibrio per favorire il concepimento. Ogni squilibrio ormonale potrebbe provocare l’aborto. Di solito i fattori endocrini vengono considerati come cause serie d’infertilità. Causa tale dalle più serie è il diabete mellito, se non diagnosticato in tempo durante la gravidanza può provocare l’aborto o displasie serie dell’embrione. La regolazione della glicemia prima e durante la gravidanza può prevenire gli eventi sgradevoli precedentemente descritti. Gli squilibri ormonali vengono diagnosticati tramite gli esami del sangue e vengono trattati farmaceuticamente.

Malattie autoimmunitarie

Sono delle patologie causate dall’alterazione del sistema immunitario, che reagisce contro i tessuti dell’organismo stesso. Circa il 10% degli aborti abituali è causato da tali patologie. Un esempio è l’eritroblastosi o malattia emolitica del neonato anche se non viene strettamente definita come malattia autoimmunitaria perche la donna sta sviluppando anticorpi nel gruppo sanguigno (Rh+) che in seguito vanno ad attaccare non se stessa ma l’embrione. Queste patologie possono essere diagnosticati durante i controlli pregravidanza e trattate appositamente prime di divenire cause di aborto.

Inoltre gli eventi trombotici del letto vascolare utero-placentare (e la conseguente insufficienza placentare) determinati da fattori immunologici o genetici (es. mutazioni del fattore V di Leiden che può essere ereditato da uno dei genitori materni) possono creare complicanze con conseguenza l’aborto. Gli autoanticorpi e la tendenza trombotica possono diagnosticarsi e prevenirsi con gli esami del sangue. La terapia comprende la somministrazione di aspirina, eparina a basso peso molecolare e in certe circostanze steroidi.

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